Coordinamento di Area: Dott.ssa Valentina Vattani  
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 9 giugno 2010, n. 22021
Le acque di emodialisi costituiscono rifiuto pericoloso a rischio infettivo.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 9 giugno 2010, n. 22013
Dopo le modifiche introdotte con il DLvo 4/2008, i materiali ferrosi rientrano nel campo della disciplina sui rifiuti.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 10 giugno 2010, n. 22035
In tema di rifiuti, la circostanza che un veicolo risulti ancora iscritto negli elenchi del P.R.A. non ne esclude la natura di rifiuto speciale, nel caso in cui il suo stato di degrado lo renda inidoneo alla circolazione.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza dell'8 giugno 2010, n. 21655
Il reato di trasporto illecito di rifiuti previsto dall'art. 256 D.lgs. n. 152/2006 si configura come istantaneo - e non abituale - e si perfeziona nel momento in cui si realizza la singola condotta tipica con la conseguenza che è sufficiente un unico trasporto ad integrare la fattispecie di reato. Il terzo incolpevole proprietario del mezzo ha l'onere di provare la sua buona fede.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 23 aprile 2010, n. 15680
Distinzione tra deposito temporaneo, stoccaggio, deposito incontrollato ed abbandono.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 22 aprile 2010, n. 15375
Materiali dismessi dall'attività di demolizione e costruzione e nozione di rifiuto. Il trasporto effettuato dalla stessa ditta di costruzioni.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 9 aprile 2010, n. 13493
Il criterio della tracciabilità assoluta nella configurazione del "sottoprodotto".
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 18 marzo 2010, n. 10663
Requisiti per il recupero in procedura semplificata di cui all'art. 214, comma 4, D.lgs. n. 152/06 riferito ad attività di trattamento termico dei rifiuti. Il recupero in procedura semplificata dei rifiuti inerti classificati con CER 170504.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 18 marzo 2010, n. 10658
Gli atti normativi dell'ente locale di natura secondari non possono fissare valori limite meno restrittivi di quelli disposti dalla legislazione statale per determinare la nocività dei rifiuti. Fattispecie riguardante i valori massimi di concentrazione delle diossine e degli idrocarburi stabiliti all'Allegato 5 della parte IV del D.lgs. n. 152/06 oltre i quali materiali che li contengono sono considerati pericolosi e non sono ammessi al compostaggio.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 9 marzo 2010, n. 9252
L'attività di spandimento sul suolo di materiali di risulta a fini di livellamento del terreno rientra nell'ipotesi di "operazione di smaltimento" di rifiuti.

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