Discrimine tra acque reflue domestiche ed acque reflue industriali che si riflette sulla tutela punitiva da applicare.

Scarico su suolo proveniente da un oleificio sanzionato per il reato di cui all'art. 674 c.p. (per le esalazioni maleodoranti) e per il reato di cui all'art. 734 c.p. (distruzione ed alterazione delle bellezze naturali di un torrente).

Scarico senza autorizzazione di acque reflue derivanti dall'attività di molitura.

Acque di lavaggio di cassette di uva fatte poi defluire in un canalone per la raccolta delle acque piovane e reato ex art. 137 D.Lgs. n. 152/06.

Fattispecie relativa ad attività di modifica e deviazione degli argini di fontanili, di copertura dei corsi d'acqua e di tombinatura contra legem: il divieto di copertura di qualunque corso d'acqua ex art. 96 R.D. n. 523/1904. La responsabilità civile della pubblica Amministrazione, nei confronti dei privati, per l'adozione di provvedimenti illegittimi. Il diritto al risarcimento del danno anche non patrimoniale per le associazioni di protezione ambientale e per i privati costituitisi parti civili.

Le sanzioni per lo scarico senza autorizzazione degli effluenti d'allevamento dopo le modifiche apportate dal D.Lgs. n. 4/2008.

La pronuncia contro le "ferrettare"

Lo scarico senza autorizzazione, in pubblica fognatura, di reflui provenienti da un impianto di autolavaggio rende configurabile il reato a carico del gestore dell'impianto.

Configura il reato di cui all'art. 137, comma primo, del D. Lgs. n. 152/2006 la condotta di scarico discontinuo in pubblica fognatura di acque reflue industriali in difetto di autorizzazione.

La Cassazione precisa le condizioni tassative per poter applicare la deroga al divieto di scarico sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo per gli scarichi di acque reflue urbane ed industriali di cui all'art. 103, comma 1, lett. c), del D.Lgs. n. 152/2006.