Domanda: Qual'è l'elemento (o gli elementi) di differenziazione, previsto nel Testo unico, tra il ripristino dello stato dei luoghi e il risarcimento in forma specifica (ex art. 311) visto che quest'ultimo comunque si traduce nel ripristino dello stato dei luoghi anteriore al danneggiamento? - Risposta a cura della Dott.ssa Valentina Vattani

Domanda: nella finanziaria della Regione Lazio ( BURL n.36 del 30. 12 .06),all'art. 31, si prevede la trasformazione in agenzia regionale degli enti parco, salvo diversa disposizione di legge. Leggendo però la 394/91 nella parte relativa ai parchi regionali, questa risulta difficilmente compatibile con la trasformazione in agenzia degli enti di gestione. Questa disposizione sembra pertanto incompatibile con l'attuale assetto normativo sia nazionale sia regionale ( infatti recita "salvo diversa disposizione di legislativa) ed sembra mirare a preparare lo scenario per una futura riforma della legge regionale che, svincolando le aree protette dalla 394, renda possibile la loro trasformazione in agenzie,al fine di contenerne le spese. L'art. 31 è infatti frutto di un emendamento proposto dalla commissione bilancio della regione.

Domanda: Se un intervento da realizzare, ricadente in un Parco Nazionale, non viene sottoposto al parere dell'Ente Gestore, quali sono le procedure sanzionatorie da adottare. Inoltre, se per tale intervento viene richiesto il parere, ma con successivo diniego/parere negativo e, l'intervento viene realizzato, quali sono le procedure da adottare. In sostanza si richiede se il sentito parere dell'Ente Gestore (Parco Nazionale) sia vincolante.

Domanda: scrivo in merito al quesito e relativa risposta "Permesso di costruire in aree vincolate e ordine di demolizione". Mi chiedo come conciliare l'art. 27 del DPR 380/01 e l'art.146 comma 10 lett c) del DLgs 42/04 con l'art. 32, tuttora vigente, della legge 47/85 come modificato dalla L 326/03, con il quale in pratica si ammette il rilascio della sanatoria su interventi edilizi? Mi sfugge qualcosa?

E' vero che le associazioni ambientaliste non hanno più legittimazione ad agire? Dalla lettura dell'articolo 309 del t.u. del 2006 capisco che hanno solo facoltà di presentare denunce; tuttavia nell'articolo 310 (credo che sia questo il numero),si legge che le associazioni hanno diritto a chiedere il risarcimento del danno che si è verificato nel ritardo. Danni subiti da chi? Dalle associazioni? Dallo Stato? Dagli enti? Che tipo di risarcimento avranno?

In questi giorni è presente su "Le ultime novità in materia di ambiente" un quesito - e la relativa risposta - in ordine alla normativa da applicare alle ZPS, rientranti o meno in area protetta. Si dice che, fino alla definizione di norme di salvaguardia ad hoc, per le ZPS si applica la più generale normativa 394/91. Nella Regione Emilia Romagna la delibera n. 1435 del 17.10.2006 assurge a norma primaria, in deroga alla 394/91 in ordine alle ZPS. Può una delibera regionale configurarsi quale norma ad hoc, come da voi indicato?

Sono una guardia venatoria volontaria e ho un problema. Nella nostra Provincia hanno istituito una riserva naturale, rientra nelle Z.P.S, è considerata un sito di interesse comunitario. Nella fascia A, a tutela integrale, visto la presenza di un canneto in prossimità della spiaggia, vi è un intenso traffico di mezzi motorizzati, la zona è nota per la prostituzione maschile. Ho applicato le sanzioni previste dalla legge regionale, 40 euro circa ma senza alcun effetto deterrente. L'ultima volta che ho riscontrato dei mezzi parcheggiati all'interno della riserva, nell'area che è tabellata come area floristica protetta, ho fotografato i mezzi ed ho trasmesso i verbali alla polizia provinciale per risalire ai proprietari. Nei verbali contestavo ai suddetti la violazione della Legge 6 dicembre 1991, n. 394 articolo 11 c 3. Alcuni sostengono che non si può configurare la violazione della 394 perché la riserva non è un parco nazionale. È cosi?

In materia di sanzioni amministrative riguardanti il R.D.L. 3267/23 e la legge 353/2000 il trasgressore deve proporre ricorso davanti al Giudice di Pace o al Tribunale?

La L.R. 2/2000 della Regione Umbria stabilisce una sanzione amministrativa da 30.000 euro e 300.000 nel caso di escavazione senza la dovuta autorizzazione di cava. Quale sanzione si dovrebbe applicare ad un cavatore, cui nel 2003 era già stato contestato lo stesso illecito amministrativo, se questi continua imperterrito nell'azione?

Regime sanzionatorio per interventi realizzati in area pSIC con presentazione di valutazione incidenza successiva all'inizio dei lavori regolarmente autorizzati con permesso di costruire