Desidererei avere qualche chiarimento in merito alla Direttiva sul Danno Ambientale uscita l'anno scorso ma non ancora recepita in Italia. E' applicabile anche se non ancora recepita? In caso di danno ambientale dimostrato, chi paga: il professionista che redige la valutazione ambientale "sbagliata" o l'ente che l'approva (che di solito è la Regione)?

La nostra Provincia è Ente gestore di alcune Riserve Naturali. In via ordinaria l'ufficio parchi provinciale valuta le istanze di rilascio del parere previsto dall'art. 28 della Legge Regione Lazio n. 29/97 (Norme in materia di aree protette) per realizzare gli interventi che ricadono dentro la riserva, e valuta la compatibilità dei progetti con le norme di salvaguardia della L. R. (art 8) e con le caratteristiche ambientali e naturalistiche dell'area interessata. Sono pervenute all'ufficio parchi della Provincia, trasmesse dallo sportello unico del comune, anche richieste di parere per la sanatoria di interventi abusivi realizzati nelle aree protette in assenza di permesso a costruire (ex concessione edilizia), in alcuni casi anche per opere di modesta entità. E' possibile procedere al rilascio di un parere favorevole in sanatoria per interventi che rientrano tra quelli ammissibili nell'area protetta (ai sensi della LR 29/97), anche alla luce della LR 12/2004 (Disposizioni in materia di definizione di illeciti edilizi) e delle altre recenti norme nazionali?

La Regione ha autorizzato l'apertura di una cava di superficie molto ampia. L'autorizzazione contiene una prescrizione che il titolare della cava è obbligato a rimboschire il doppio della superficie dell'area di cava autorizzata, con piante forestali del posto. Il rimboschimento si è stato realizzato ma abbandonato completamente, tanto e vero che per trovare qualche pianta bisogna cercarla con il microscopio.Cosa si può applicare per l'omissione di tale prescrizione ? La Regione è sprovvista di una LR in materia, esiste solo una Circolare Regionale priva di sanzioni penali e amministrative.

La Legge Regionale Lazio n. 53/98 delega alle province le funzioni amministrative in materia di difesa del suolo, compreso il Vincolo Idrogeologico di cui al R.D. 3267/23 e s.m.i. Una provincia di Viterbo emette un atto "propedeutico" ad un permesso a costruire (ex concessione edilizia) che corrisponde ad un nulla osta. Un organo di polizia sostiene che si tratta di una autorizzazione come previsto dall'art. 21 del RD n. 1127/26. L'atto di competenza della Provincia è un nulla osta o un'autorizzazione ad eseguire un'opera in ambiti soggetti a vincolo idrogeologico?

Quali sono i rapporti tra ente parco (nazionale, regionale, anpil) ed ente locale i cui territori gravano sul parco?

Che cosa deve fare la Regione nel caso di segnalazione di un intervento realizzato, senza Valutazione d'incidenza, quattro anni prima all'interno di un SIC?