DUE GIORNATE DI SEMINARIO TORINO 3 e 4 OTTOBRE 2013
Relatori: Dott. Maurizio Santoloci - Avv. Valentina Stefutti -Dott.ssa Valentina Vattani


PRIMA GIORNATA
(3 ottobre)


TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

Procedure e controlli in materia di rifiuti ed acque anche alla luce delle nuove responsabilità delle persone giuridiche e dei nuovi reati ambientali previsti dal D.Lgs n. 121/2011

Docente: Dott. Maurizio Santoloci (magistrato)


Il corso "storico" in materia di "Tecnica di Polizia Giudiziaria Ambientale" viene presentato a Torino in una edizione rinnovata ed aggiornata rispetto alle importanti novità introdotte dal D.Lgs n. 121/2011 in materia di nuovi reati ambientali e di responsabilità sanzionatoria per le persone giuridiche. Il seminario è finalizzato a trasmettere nozioni pratiche per tradurre a livello operativo diretto le complesse tematiche procedurali penali relative ai reati ambientali ed a difesa degli animali. Particolare approfondimento verrà riservato a tutte le novità introdotte dal D.Lgs n. 121/2011 sia per quanto riguarda il pacchetto dei nuovi reati ambientali che comportano una revisione del sistema in materia sia per quanto concerne il delicato e spesso frainteso nuovo meccanismo delle responsabilità delle persone giuridiche. Quest'ultimo punto è rilevante ai fini dei controlli in azienda e va coordinato con la normativa storica di settore, oltre che naturalmente con le procedure rituali codicistiche. Un seminario pratico, operativo e "da strada" "Tecnica di Polizia Giudiziaria ambientale" è un corso storico di "Diritto all'Ambiente - Corsi & Formazione" curato dal Dott. Maurizio Santoloci, ed oggi è un sistema didattico tracciato alla luce del nuovo T.U. (revisionato dal D.lgs n. 205/10) e delle altre norme ambientali vigenti coniugate con le complesse regole di procedura penale. Un seminario pratico e schietto, dedicato a chiunque operi o sia comunque interessato agli aspetti di controllo e vigilanza nel settore. Le complesse procedure penali pratico/operative lette e coordinate con le norme ambientali. Le tematiche sono trattate in modo semplificato e risultano utili sia per utenti in fase di preparazione iniziale, sia come riqualificazione professionale per personale già operante ma con obiettivi di crescita professionale ed infine con finalità di alta e particolare specializzazione per operatori già esperti. Verranno affrontate anche alcune specifiche tematiche di normativa ambientale sempre alla luce delle procedure da seguire.



SECONDA GIORNATA
(4 ottobre)


LE TERRE E ROCCE SCAVO, I MATERIALI DA DEMOLIZIONE, LA BONIFICA DEI SITI INQUINATI
TRA PRASSI DI FATTO E REGOLE GIURIDICHE

Un esame ragionato su tre temi di rilevante importanza nel campo ambientale per superare interpretazioni distorte e rivalutare le esatte discipline di settore

Aggiornato con le novità introdotte in materia di terre e rocce da scavo dal decreto-legge 21 giugno 2013 n. 69 modificato a seguito della legge di conversione 9 agosto 2013 n. 98

Docenti: Dott. Maurizio Santoloci (magistrato)
Avv. Valentina Stefutti (giurista ambientale, avvocato amministrativista e penalista)
Dott.ssa Valentina Vattani (giurista ambientale)


Prima parte
La disciplina giuridica delle terre e rocce da scavo è stata oggetto di continue modifiche nel corso di questi ultimi anni. Recentemente il D.M. 10 agosto 2012 n. 161 e successivamente il D.L. 21.6.13 n. 69 (c.d. “Decreto del fare”) modificato a seguito della legge di conversione 9 agosto 2013 n. 98 hanno nuovamente e radicalmente cambiato le basi generali dei principi di regole in questo settore. Si tratta di un’area di estrema importanza sotto tutti i profili in quanto riguarda sia tanti e diffusi aspetti di attività lavorative e cantieristiche sia connessi e gravi aspetti di illegalità con infiltrazione anche di criminalità organizzata. Il settore è spesso soggetto a letture interpretative deviate e fuorvianti dettate dalle prassi del “Codice Così Fan Tutti” che portano a situazioni applicative del tutto estranee alle regole formali, anche in relazione a presunte legittimazioni di inserimenti di PVC e vetroresine nelle terre e ricce da scavo in deroga. Questo corso tende a delineare un quadro ragionato, coerente ed aggiornato della attuale disciplina, superando chiavi di lettura non in linea con il dettato normativo. Verrà anche affrontato il tema della disciplina giuridica dei materiali da demolizione. L’esposizione dei relatori è chiara e semplificata, priva di inutili teologie teoriche, e finalizzata a tradurre in termini pratici ed operativi la materia.

Seconda parte
La disciplina giuridica delle bonifiche dei siti inquinati è stata oggetto, negli ultimi anni, di numerosi rimaneggiamenti, che tuttavia non solo non hanno contribuito a chiarire i dubbi di tipo interpretativo che erano sorti all'indomani del varo del Codice dell'Ambiente, ma, se del caso, hanno sortito l'effetto contrario. Obiettivo del corso è quello di fornire i necessari chiarimenti a tutti gli operatori del settore in merito alle responsabilità che, da Codice, incombono sui diversi soggetti coinvolti nei procedimenti di bonifica dei siti inquinati, con particolare ma non esclusivo riferimento alla disciplina dei Siti di Interesse Nazionale. Amplissimo spazio verrà dedicato alla risoluzione dei casi pratici e dei più recenti orientamenti giurisprudenziali.
L'analisi delle norme contenute nel Titolo V della Parte IV del Codice avverrà in combinato disposto con le norme che governano il danno ambientale, contenute nella Parte VI del Codice.




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