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La competenza della polizia giudiziaria in relazione ai reati ambientali tra prassi, regole ed equivoci interpretativi
• Gli organi di polizia specializzati e gli organi non specializzati: competenze e rapporti operativi
• Gli organi di polizia statali e locali: competenze e rapporti operativi
• Gli ausiliari di PG per integrazione su aspetti tecnici e specifici
* I prelievi: possibili potenzialmente ad opera di tutti gli organi di PG
• Le funzioni di PG per gli organi amministrativi di controllo (in particolare ARPA e tecnici della Provincia): fonti, doveri operativi, limiti di competenza e rapporti con gli organi di PG statali e locali
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Gli illeciti penali: concetti generali; la rilevanza primaria dell’elemento soggettivo del reato nella fase delle indagini di P.G. - Il dolo e la colpa nel regime di responsabilità aziendale – L’importanza del dolo eventuale nei reati ambientali ed a danno degli animali
• Delitti e contravvenzioni: differenze strutturali e conseguenze sulla procedura ed operatività della polizia giudiziaria
• Gli elementi costitutivi del reato: oggettivi e soggettivi
• Approfondimento sull’elemento oggettivo in sede di accertamento di PG
• Particolare sviluppo ed approfondimento sull’elemento soggettivo, spesso trascurato dalla PG
• Il dolo e la colpa: elementi essenziali in sede di indagine che devono essere documentati e
sviluppati in successiva comunicazione di notizia di reato
• Le conseguenze procedurali e dibattimentali per un accertamento privo di elemento soggettivo
• Il dolo eventuale: concetto particolarmente importante nei reati di inquinamento, incendio boschivo, disastro ambientale
• Esempio manualistico: la errata prassi comune per i prelievi in materia di inquinamento idrico con presunta “responsabilità oggettiva” del titolare dello scarico anche alla luce delle regole dettate dal D.lgs n. 152 del 3 aprile 2006 revisionato con il D.lgs n. 4 del 16 gennaio 2008
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Gli ausiliari di polizia giudiziaria
• Le “persone idonee” previste in ausilio degli operatori di PG (comunemente indicati come “ausiliari di PG”)
• L’estrema utilità degli “ausiliari di PG” nel campo dei reati ambientali
• Chi sono i possibili soggetti destinatari della nomina
• Natura e conseguenze della nomina, tempi e modalità di attuazione, il verbale e la prassi connessa
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La comunicazione di notizia di reato alla magistratura
• La finalità specifica della comunicazione di notizia di reato al PM
• Approfondimento della struttura compositiva della comunicazione: gli allegati “separati” non solo in senso materiale ma anche in senso giuridico; le conseguenze procedurali
• La comunicazione di notizia di reato come atto che non potrà mai assolutamente essere inserita nel fascicolo del dibattimento; gli allegati come possibili atti irripetibili che possono essere inseriti nel fascicolo del giudice
• La comunicazione di notizia di reato deve essere breve e sommaria o deve esporre in modo esaustivo e completo ogni aspetto del caso?
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L’operatività delle indagini di polizia giudiziaria in relazione al futuro epilogo dibattimentale – Gli atti irripetibili
• Le fasi della operatività della P.G.
• La redazione degli atti nell’immediatezza dei fatti: ipotesi di protocollo di intervento e redazione di atti
• In sede di prime indagini si formano gli atti che giungeranno in dibattimento
• Il rapporto tra PG e PM e la necessità per l’operatore di polizia di redigere atti validi ed utili per il PM in vista del futuro epilogo dibattimentale
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Approfondimento: i poteri degli organi addetti ai controlli delineati in modo specifico nel D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 revisionato con D.Lgs. n. 205/10 – L’ispezione amministrativa (con perquisizione formale conseguente ai sensi del C.P.P. in caso di ostacoli o dinieghi)
• La differenza tra i controlli amministrativi preventivi ed i controlli a fini sanzionatori entro il contesto del D.lgs n. 152 del 3 aprile 2006 revisionato con il D.lgs n. 205/10
• La verifica aziendale: alcuni punti di disciplina specifica
• I poteri e le prassi per gli organi addetti ai controlli
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L’importanza del sequestro nel contesto dei reati previsti dal D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 revisionato con D.Lgs. n. 205/10 e negli altri reati ambientali - Sequestri preventivi e sequestri probatori: quali scegliere?
• Il sequestro come atto che consente di impedire che il reato venga portato ad ulteriori conseguenze ed assicurare la fonte di prova del reato
• I due tipi di sequestro previsti dal codice di procedura penale
• Il sequestro come atto previsto nella sfera procedurale di iniziativa da parte della PG
• Il verbale di sequestro: un importante atto “irripetibile” che è utilizzabile nel fascicolo del dibattimento
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I nuovi reati ambientali previsti dal D.Lgs n. 121/11: analisi ragionata sulla effettiva applicazione delle nuove fattispecie varate nel contesto del recepimento della direttiva europea sugli illeciti penali in materia di ambiente
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Le nuove responsabilità dell’azienda in materia ambientale: il titolare e la persona giuridica.
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La disciplina penale ed amministrativa nel nuovo regime di responsabilità delineata dal D.Lgs n. 205/10 ed i riflessi per la polizia giudiziaria durante i controlli
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La delega interna aziendale: quando si può “traslare” la responsabilità anche penale?
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Ingresso in azienda ordinario e coattivo: il confine tra ispezione e perquisizione aziendale
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Esame delle nuove regole dettate dall’art. 14 del decreto legge n. 5 del 9 febbraio 2012, (entrato in vigore il 10 febbraio) in materia di “semplificazione dei controlli sulle imprese” con particolare riferimento alla disciplina delle pubblicazioni della lista dei controlli e degli altri effetti derivanti dalla riduzione potenziale degli accertamenti in seguito all’ottenimento della certificazione da parte delle aziende
• esame dell’Intesa 24 gennaio 2013 della Conferenza Unificata sulle linee guida in materia di controlli (G.U. 19 febbraio 2013, n. 42)
- Leggi di settore e “reati satelliti”. La giurisprudenza della Cassazione crea i “reati satellite”: il common law di fatto progressivamente dilagante nel nostro sistema giuridico in materia ambientale ed i riflessi attivi e passivi per la polizia giudiziaria
• gli articoli 635/II comma n. 3 e 674 del codice penale – La normativa sui vincoli paeaggistico-ambientali
• Il reato di danneggiamento delle acque pubbliche
• Il sistema probatorio per il reato di danneggiamento
• Il campo di applicazione del reato di danneggiamento – La eventuale connessa violazione del vincolo paesaggistico
• Un esempio pratico di danneggiamento acque con dolo eventuale
• Un caso di applicazione della normativa sui vincoli in materia di inquinamento idrico
• Un confronto schematico tra i reati previsti dalla normativa di settore ed i “reati satelliti”
• L’avvelenamento doloso e colposo di acque destinate all’alimentazione
• Il regime dei prelievi ed analisi per accertare questi “reati satelliti”
• Il campionamenti eseguito nei corsi d’acqua inquinati e le modalità di verifica ed assicurazione delle fonti di prova
- La connessione tra reati in materia ambientale, salute pubblica e reati finanziari